Come aumentare il tuo potenziale?

Come sarebbe la tua vita se riuscissi a far emergere tutto il tuo potenziale e a sfruttare tutte le risorse che hai a disposizione per ottenere i risultati a cui ambisci?

Sì, lo so, è una domanda retorica e anche un po’ provocatoria.

A chi non piacerebbe essere sempre al top delle energie fisiche e mentali, a chi non piacerebbe far fruttare tutte le competenze e le conoscenze acquisite, a chi non piacerebbe migliorare costantemente le proprie performance, a chi non piacerebbe raggiungere gli obiettivi più ambiziosi ed essere soddisfatti della propria vita privata e professionale.

Eppure in pochi ci riescono.

Questo perché non tutti conoscono come liberare il proprio potenziale per avere performance migliori.

Non tutti riescono ad ascoltare quella voce interna che incita al successo; in molti preferiscono dare ascolto a quanti gli dicono di restare con i piedi per terra e di non rischiare, perché non ce la potranno fare mai.

Non tutti sono in grado di valorizzarsi perchè la paura di cambiare la propria condizione spesso porta ad adagiarsi in una vita che non soddisfa completamente, né da un punto di vista lavorativo né sentimentale.

Per andare oltre questa situazione è importante soprattutto non fare un errore.

Vediamo di cosa si tratta.

Potenziale e cambiamento: l’errore principale

La condizione descritta nel paragrafo precedente è molto comune, soprattutto in quelle persone che si sono lasciate vivere, ossia hanno permesso alla vita di fare le scelte al posto loro.

Ci si trova, allora, intrappolati in una situazione di insoddisfazione, alla ricerca di qualcosa che possa portare la felicità, ma ancora una volta l’errore principale è aspettare che il cambiamento arrivi.

Sbagliato!

Il cambiamento deve partire dalla volontà dell’individuo, che deve imparare a valorizzarsi, mettendo in risalto le proprie capacità.

In che modo?

Riappropriandosi della propria vita, in modo graduale, naturalmente, per comprendere ogni passo che si sta facendo verso il cambiamento.

Ogni persona è condizionata, durante il proprio sviluppo e la propria crescita, dalle esperienze che ha vissuto, che non sempre permettono uno sviluppo del proprio potenziale; anzi, in molti casi le potenzialità dell’individuo vengono mortificate da una serie di situazioni che portano alla sfiducia e all’abbattimento dell’autostima.

Paure inconsce, convinzioni sbagliate e mancanza di sostegno da parte delle persone care possono portare alla perdita della propria strada e alla mancata realizzazione dei propri sogni.

Ma come superare questa situazione?

Far emergere il tuo potenziale con il coaching

Per provare a sovvertire questa situazione, per prima cosa, è necessario ritrovare l’autostima, la fiducia e la positività, quegli aspetti che caratterizzano le persone pronte al cambiamento.

Qual è il momento più idoneo per riscoprire se stessi?

Il primo passo per far emergere le proprie potenzialità è quello di sentire il bisogno di un cambiamento. Nel momento in cui ci si sente inadeguati, insoddisfatti o semplicemente poco sereni, allora quello è il momento giusto per fare un autoanalisi e cercare di chiedersi come mai.

Non esiste un’età migliore di un’altra per riscoprirsi, anche se, in linea di massima, la maggior parte delle persone si rende conto del mancato utilizzo delle proprie potenzialità tra i trenta e i quarant’anni, un’età in cui gli studi sono terminati, ci si affaccia al mondo del lavoro, si consolida la vita di famiglia e quindi, dopo tanti obiettivi esterni (laurea, matrimonio, ecc…), si inizia a concentrarsi su se stessi e a porsi delle domande.

Quando non si è in grado di risvegliare il proprio potenziale da soli, un percorso di coaching è fondamentale.

La guida di un coach professionista ti permetterà di definire in modo efficace i tuoi obiettivi, di creare un piano d’azione concreto per raggiungerli e di aumentare la tua autostima per liberare tutto il tuo potenziale.

Occhio però a scegliere un coach esperto e che abbia alle spalle ore e ore di sessioni di coaching. Fai attenzione ai tanti presunti “coach” che non hanno le basi e l’esperienza per svolgere questo ruolo così delicato.

Ecco come posso aiutarti.

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